L’immagine dietro lo schermo

La diffusione del male

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Lisa Prende le sue cose e inforca il corridoio, ma si accorge che l’atmosfera è alquanto insolita. Si sente osservata, al centro dell’attenzione e dei risolini la accompagnano in ogni suo passo. “È lei, è lei… la vacca” afferra il suo orecchio, mentre il suono delle notifiche sembra dare il ritmo ai suoi passi. In classe si siede vicino a Martina, la sua migliore amica, e anche lei inizialmente sembra, contrariamente al solito, molto silenziosa e sulle sue. È nel pomeriggio che si svela l’arcano, grazie al suo gruppo di amici che le chiedono subito spiegazioni e la avvertono di quanto la situazione si sia gonfiata: l’immagine manipolata di Lisa è rimbalzata ovunque all’interno della scuola, fra i suoi compagni, “un po’ per scherzo, un po’ senza pensarci” nei gruppi chat e nei whatsapp, fino ad arrivare sui canali social. Presto, la sua faccia distorta è ovunque, accompagnata da commenti scherzosi o crudeli. “Sono un meme” pensa incredula, si sente intrappolata in un vortice di vergogna e umiliazione mentre l’attenzione su di lei aumenta esponenzialmente. Da quel giorno, i suoi voti iniziarono a calare e Lisa cominciò a saltare la scuola, evitando persino i suoi amici.